Non hanno
capito niente
Editoriale. La caccia ai soldi distrugge il ciclismo e non
favorisce la mondializzazione
Moser al Tour: SI’ o NO?
Mentre ancora la Cannondale sta definendo i programmi per il 2013
appare quasi deciso che faranno debuttare Moreno Moser al Tour de
France e sarà questo il primo Grande Giro della sua carriera Giusto
o sbagliato? Si apre un acceso dibattito...
Bugno:
«E’ forte. Ci vada di corsa»
Gianni non ha dubbi: ci deve andare. E poi facciamo con lui un
esame degli altri. «Nibali campione vero. Basso vecchio pericoloso.
Wiggins è battibile al Giro. Contador, tre Giri in un anno?
Difficile, anzi impossibile. Ulissi deve maturare. Boonen e
Gilbert, superbi. Froome cresce. Pozzato c’è ancora...»
E invece lo zio non è d’accordo
Francesco teme per l’inesperienza di Moreno. «I corridori al
Tour sono troppi. Soprattutto all’inizio tutti vogliono stare
davanti e le cadute sono frequenti. Avrei preferito aspettare. E
poi non vorrei che mio nipote dovesse fare il gregario di Sagan.
Devono correre alla pari»
Ma prima del Tour lo portino al Giro
Concludiamo questa raccolta di pareri chiamando in causa tre mostri
sacri del nostro ciclismo: Gimondi, Saronni e Martini. Che cosa
pensano del debutto francese di Moser? Per un Martini rigorosamente
contrario e un Saronni più verso il no, Gimondi non ha dubbi. E
suggerisce di fare come fece lui...
Contador progetta il botto a Firenze
Un’occasione eccezionale (e rara) di avere Contador in
esclusiva. Lo spagnolo è stato invitato a Fossano
dall’imprenditore Elvio Chiatellino, regista delle tappe
italiane del Tour 2011, per la consegna di un premio preziosissimo.
E tra un viaggio di andata e ritorno dall’aeroporto, lo
abbiamo “torchiato” per farci svelare i suoi progetti
per la stagione fra Giro e Tour. E abbiamo scoperto che ha in testa
un sogno iridato per settembre...
Nibali non c’è più e Caruso alza la voce
Partito lo Squalo, la Cannondale (ex Liquigas) ha individuato in
Caruso un’ottima alternativa per le corse a tappe. Il
siciliano si era già messo in evidenza al Giro 2012, vestendo la
maglia bianca. Le responsabilità gli piacciono. Sa come convivere
con Basso. Ma sa che c’è da lavorare...
Okay,
però vediamo se ha i numeri...
Quanto vale Caruso in prospettiva Grandi Giri? Lo abbiamo chiesto
direttamente a lui, cercando di capire dove si senta forte e dove
invece debba ancora crescere. In salita si sente sicuro e usa anche
la Mtb per i lavori di forza. A crono deve crescere E la tensione
non è un problema...
Bartoli “gregario” di Cunego e Pozzato
Nel 2013, la Lampre collaborerà per la preparazione con il centro
toscano di cui Bartoli è consulente. Come lavorerà? Lo abbiamo
incontrato dopo il primo ritiro. Ecco le sue idee su Cunego,
Pozzato, Petacchi e i tanti giovani. Cosa potrà insegnare? E si
allenerà con loro? Le risposte alle domande di Cattaneo...
Vuoi vedere che i francesi hanno scoperto un campione?
Ecco Thibaut Pinot uno scalatore tosto che ha esordito al Tour
arrivando decimo in classifica dopo aver vinto la tappa di
Porrentruy (e il Val d’Aosta da Under). Marc Madiot lo
coccola prevedendo un grande avvenire. E lui ricambia alzando la
bandiera dei giovani pronti a battersi contro “quelli del
doping”. Evviva!
E gli Usa
rivedono la luce con Tejay...
Scopriamo adesso l’americano che nel 2012 è arrivato quinto
al Tour, facendo meglio del suo capitano Evans. E’ nato nello
stato di Washington. E’ cresciuto fra Montana e Olanda. Si
allena in Italia E’ pro’ dal 2010. Ama le crono. Non
molla in salita. Si è sposato a 23 anni. Per gli americani è la
speranza dopo Armstrong
Durante
le corse non guarda mai l’Srm
LA SCHEDA / TEJAY VAN GARDEREN. Una ferrea determinazione. Il Tour
de France nei pensieri. Un gran lavoro nelle crono. Miglioramenti
in salita. E tanto spazio alle sensazioni
Ma come lo vedono Sciandri e Baldato?
Che cosa dicono di Van Garderen i due tecnici italiani del Team
Bmc? Abbiamo sentito Baldato e Sciandri. Attraverso il loro
racconto abbiamo avuto la conferma che l’americano ha i
numeri per sfondare. E’ pignolo. Ambizioso. E vive solo per
la bici. Il Tour è davvero alla sua portata
Ora tocca agli atleti rovesciare il Sistema
Gianni Bugno è il presidente dei corridori nel mondo. Segue con
interesse il pensiero di Lemond ed è spietato con l’intero
movimento che sino ad oggi i corridori hanno solo subito.
«L’antidoping è efficace, ma la gestione delle corse no.
Dobbiamo esportare le nostre leggende»
Di Rocco rilancia, ma ci convinca
Il Congresso federale, in programma a metà gennaio a Levico Terme,
ci darà il nuovo pacchetto dirigente con l’attuale presidente
(obbligato ad una maggioranza qualificata) probabilmente
confermato. Ma è bene dibattere i problemi delle società di base e
rimboccarsi le maniche per ridare dignità al movimento nazionale
che soffre molto per la mancanza delle necessarie riforme e per
un’immagine ferita
Villella, giù la maschera. Raccontaci chi sei...
Prestigio 2012. Dopo il rocambolesco rush finale che ha assegnato
il Prestigio Bicisport a Davide Villella siamo volati con il
bergamasco sulle spiagge del Madagascar. Ecco la sua storia e i
suoi progetti, alla vigilia dell’ultimo anno da
U23...
Un anno
“tirato” e 25 promesse
Prestigio 2012. Ecco i volti e i nomi che hanno animato e
caratterizzato il Prestigio della stagione appena conclusa. Ci sono
Bongiorno e Barbin, ultimi sfidanti di Villella. Aru, il vincitore
uscente che è passato professionista rinunciando alla possibilità
di difendere il titolo. E poi le storie degli inseguitori. Formolo
e la rivelazione Zardini. Penasa e Facchini. Rosa e
Dall’Oste. Il nostro 2012 in otto pagine...
Colpack. Il segreto? Le multe col sorriso...
Prestigio 2012. Ed ecco il bilancio e il racconto dello squadrone
che ha dominato la classifica riservata alle società. Due tecnici:
Bevilacqua e Valoti. Una manager vulcanica: Di Leo. E corridori
presi bambini e trasformati in uomini. Anche con qualche
punizione...
Qualità
italiana indole corsaiola
Riflettori su... Basso Astra
Visto da
vicino
Vittoria
Visto da vicino
Cannondale
Visto da vicino
Wilier Triestina
Visto da vicino
Specialized
Il top è scattante e ben accessoriato
Riflettori su... Whistle Guyapi
Classiche
o Grandi Giri. Preparazioni diverse...
Abbiamo chiesto a Luca Guercilena (manager e preparatore della
Radio Shack) come affrontano l’inverno gli uomini delle
classiche e quelli delle corse a tappe. Lavori specifici, soglia
medio, distanza... Le differenze tra le due tipologie di corridori
con un occhio puntato su Cancellara e Andy Schleck
Ma come
fa “Purito” che vince tutto l’anno?
Ci sono quelli che preparano i Giri e quelli delle classiche.
E poi ci sono ottime eccezioni. Ecco allora in che modo
“Purito” Rodriguez è riuscito a vincere la Freccia e il
Lombardia e salire sul podio di Giro e Vuelta. Un inverno di vero
recupero. Lavori mirati. E grande concentrazione...
La Vuelta
buttata? Adesso vi spiego...
Ha vinto due classiche ed è salito sul podio di Giro e Vuelta, ma
ha dato la sensazione di averli buttati via. Al Giro per un errore
di valutazione a Cervinia. Alla Vuelta per un “colpo di
sonno” nel giorno di Fuente Dé. La sua risposta è secca. Ne
ha per tutti Anche per Valverde e Tiralongo...
Ex bikers su strada. Quali sono i vantaggi?
Prima il Tour di Evans, poi il Giro di Hesjedal. E di colpo è stato
chiaro a tutti che la Mtb può dare una marcia in più anche al
passaggio su strada. Ecco le storie dei campioni che sono riusciti
a imporsi sui due terreni. E le ragioni per cui certi giorni e su
certi terreni hanno una marcia in più...
Armstrong. La storia tremenda delle accuse
Il 22 ottobre 2012, l’Agenzia antidoping americana ha radiato
il texano e lo ha privato di tutte le vittorie a partire dal 1998.
Questa è la cronologia della sua traiettoria attraverso i sette
Tour, intrecciando le cose che si videro e quelle ricostruite dagli
americani. Un quadro terribile. Di sospetti. Di bugie. E di
ombre...