GIOCO COMPLETO ED ORIGINALE,
completamente in italiano.
Quando vediamo una pecora, di solito cosa
pensiamo? "Beate loro... tutto il giorno a far niente. Brucano
l‘erba, scorrazzano per i campi e la loro più grande
preoccupazione è di non far arrabbiare il cane del pastore". I
programmatori dell‘Empire sono andati ben oltre immaginando,
per questi ovini, una storia davvero fantasiosa.
Infatti, quelle che noi conosciamo come tenere ed innocue pecorelle
sono in realtà degli alieni. Proprio così, extraterrestri venuti
dal lontano Ovis Aries, che atterrarono sul nostro pianeta migliaia
di anni fa, per studiare abitudini e costumi dei terrestri. Per
facilitare il loro compito, e per passare inosservate, assunsero le
sembianze di animali teneri ed indifesi. Dopo qualche tempo, per
chissà quale ragione, trovandosi a proprio agio sul nuovo pianeta,
gli innocui visitatori dimenticarono la loro missione e
continuarono a vivere beatamente, pascolando l‘erba,
incuranti delle loro origini aliene.
Ma ora è tempo di tornare a casa. Alcune pecore di Ovis Aries sono
infatti arrivate sulla Terra per recuperare le "pecorelle smarrite"
e riportarle a casa. Per fare ciò si faranno aiutare da dei
terrestri ai quali verrà impiantato lo "stimolo al pascolo": una
sorta di impulso viscerale a guidare le pecore aliene verso
l‘astronave madre. A complicare la situazione ci pensa il
malvagio Dr. Watson che, credendo di essere perseguitato dalle
pecore, decide di sbarazzarsi di loro. Recluta quindi degli
individui poco raccomandabili che intralceranno la missione dei
nostri moderni pastori.Passiamo ora alle presentazioni. Il nostro
compito sarà quello di impersonificare uno dei quattro pastori e
ricondurre i simpatici ovini a casa. Potremo scegliere tra due
esseri umani e due cani. Adam "mezzatinta" è un ragazzo con la
giacca leopardata che crede di essere Bruce Willis. Bo Peep invece
è una cantante rock che adora Bjork e Courtney Love. Le pecore
vanno pazze per lei. I due cani sono Shep e Motley; il primo è
l‘incubo di tutti gli ovini con la sua benda
sull‘occhio e il cinturone. Il secondo invece è più
tranquillo.
Nel nostro lavoro avremo a che fare con quattro tipi di pecore
diverse. La prima, la pecora comune, è la più classica, docile,
fifona, mansueta e, in un certo senso, obbediente. La seconda è la
pecora da industria; il suo corpo è formato da un gomitolo di lana.
È attratta da oggetti colorati e che luccicano. Le "lanalunga", il
terzo tipo, sono le più tremende: ascoltano musica heavy metal,
vanno ai rave fino a notte tarda e adorano infilarsi nei posti più
pericolosi. Le ultime, neo-genetiche, sono le più sofisticate;
durante la permanenza sulla terra hanno mantenuto una certa
intelligenza che le fa convivere meglio con gli umani. Il modo
migliore per guidarle è usare attrezzature tecnologiche.
Il mondo di Sheep consta di 7 divertentissimi scenari: la Fattoria
dei Poligoni, la Festa del Villaggio, Mr Whoppys, Terreno
giurassico, Locali notturni, "Perduti nello Spazio". I primi sei
sono divisi in 4 quadri regolari, mentre l‘ultimo il "Tempio
della desolazione" è costituito da un unico livello.
La modalità di gioco è davvero particolare;
infatti, guidare un gregge di pecore non è così semplice come
potrebbe sembrare. Dovremo misurarci con la proverbiale stupidità
degli ovini, perfettamente riprodotta in questo simulatore di
pascolo. Le pecore, per quanto possano avere caratteristiche
diverse tra loro, sono tutte accomunate da una cosa: si spaventano
molto facilmente e non amano il contatto con gli uomini. È proprio
questa la chiave interpretativa di Sheep. Per far muovere il gregge
verso destra, dovremo spaventarle da sinistra e per farle andare
avanti dovremo spingerle da dietro. Detto così sembra facile, in
realtà è una cosa difficilissima. Prima di tutto dovremo guidare un
gregge abbastanza numeroso (di solito 10, 15 pecore); il problema è
che i nostri ovini ragionano in modo imprevedibile: un attimo se ne
stanno raggruppati tutti assieme e l‘attimo dopo si
sparpagliano per il quadro e, in generale, fanno di tutto per
mettersi nei guai, facendoci realmente dannare. Se poi ci muoviamo
troppo in fretta rischiamo di sorpassarli, spingendoli nella
direzione opposta. Inoltre i quadri sono pieni di difficoltà: una
volta dovremo far passare il gregge attraverso una porta, oppure
farlo salire su un trampolino o meglio ancora, fargli saltare un
ostacolo. A complicare le cose ci sono gli elementi dello sfondo,
che tendono a distrarre o, nel caso peggiore, a farci perdere le
pecore; perciò bisognerà stare attentissimi ad ogni movimento.
Alla minima distrazione le pecore inizieranno a girare per i quadri
finendo sotto un trattore, tra le lame di un‘ascia rotante,
in mezzo ai dinosauri o sotto un martello gigante. E purtroppo le
distrazioni ci sono. Spesso saremo costretti a lasciare il gregge
da una parte per andare ad attivare una leva o un pulsante
dall‘altra parte del quadro, così, quando torniamo dalle
nostre amate, loro non ci sono più, oppure sono andate a cacciarsi
nei guai. Dopo qualche quadro la nostra mente sarà pervasa da un
solo pensiero: "perché mi devo dannare l‘anima per salvare
delle pecore ingrate, che appena mi giro, si infilano sotto un
camion o si buttano in uno strapiombo?" Non esiste una risposta
valida, ma una cosa è certa: la frustrazione galoppante che ci
pervaderà già dai primi livelli andrà di pari passo col desiderio
incessante di vedere le povere pecorelle, sane e salve
all‘ovile.
Come se non bastasse, ogni prova è rigorosamente a tempo, quindi
bisognerà compiere la missione il prima possibile.A nostra
disposizione avremo numerosissimi power-up che ci permetteranno di
portare a termine la missione in modo più agevole. Tra questi,
alcuni sistemi che ci consentiranno di teletrasportare il gregge,
oppure di trasformare le pecore per meglio affrontare un
imprevisto. Ad esempio, attraverso uno strano portale,
trasformeremo gli ovini in cavalieri medievali, completamente
corazzati che potranno così abbattere i vari ostacoli; potremo
anche equipaggiare gli ovini con dei salvagente per attraversare un
fiume.
All‘inizio della missione sceglieremo quale pastore usare, in
seguito, a seconda del quadro, potremo decidere quale tipo di
pecora salvare. Per finire uno scenario non è necessario completare
i quadri in ordine, possiamo intraprendere il primo livello con le
neo-genetiche e, subito dopo, l‘ultimo con le pecore comuni;
abbiamo, insomma, grande libertà di scelta.
Durante l‘azione di gioco, una visuale
isometrica ci permetterà di apprezzare gli strambi scenari in cui è
ambientato Sheep. La telecamera mobile che segue continuamente il
pastore è piazzata abbastanza in alto da farci vedere una buona
parte del quadro. Ad essere sinceri alcuni livelli sono così grandi
da avere sempre un senso di smarrimento: non si è mai sicuri di
quale sia la direzione da seguire. Fortunatamente in terra ci sono
delle frecce che ci indirizzano verso la meta, e con la semplice
pressione di un tasto si può richiamare una comoda mappa.
L‘aspetto grafico è abbastanza semplice. Il
dettaglio non è elevatissimo (arriva al massimo a 640*480), ma la
fluidità di gioco è molto alta. L‘atmosfera di tutti i quadri
è molto giocosa: oggetti colorati, fiori, stelle luccicanti e così
via. Persino i personaggi più cattivi, rivisti in chiave
cartoonesca, assumono un‘aria divertente contribuendo al
clima scherzoso del gioco. In Sheep non c‘è il minimo accenno
di violenza. Anche quando le pecore vengono investite da un
trattore, colpite da un nemico o incenerite dal fuoco si limitano a
scomparire senza lasciare tracce truculente della loro dipartita. I
pastori invece non possono essere uccisi: anche se schiacciati da
una mandria di bufali o mangiati da uno squalo terrestre (sì, può
succedere anche questo!!) si rialzano come se niente fosse
successo.
Buone anche le colonne sonore e gli effetti audio. Le musichette
sono sempre in tema con lo scenario: nella fattoria si può
apprezzare musica country, mentre nel castello ci sarà una specie
di marcetta medievale. Le voci dei quattro pastori sono ben
differenziate e persino i belati delle quattro pecore sono diversi
tra loro.
Come predetto nell‘anteprima di Ottobre, la versione per PC
non contempla il multiplayer, nemmeno a due, sullo stesso
terminale; è prevista una sessione di allenamento (non troppo
estesa) per introdurci alle pratiche di Provetto Pastore.
La giocabilità è buona, così come la curva d‘apprendimento.
Potremo guidare il pastore con la tastiera, il mouse o il
joystick.
Concludendo diciamo che Sheep, con una storia originale ed una
buona impostazione di gioco, si ritaglia un posto importante
nell‘ormai crescente mondo dei puzzle game per PC.
Non è compreso il manuale cartaceo del
gioco.
Il cd mi è uscito in regalo con una
rivista (non compresa nell´offerta).