Adesso le
corse: finalmente
Editoriale. Finisce un inverno oscurato
dalla crudele storia di Riccò
I
campioni a Sanremo. Riccò a casa. Bene così
I tifosi già scaldati
dall’annuncio d’una stagione rivoluzionaria. Preme
l’onda verde e le sorprese non mancheranno. Il Giro domina
sul Tour. Nibali e Basso sanno quali difficoltà li aspettano.
Cresce la personalità di Bettini nel ruolo di nocchiero azzurro. La
scoperta di Cunego. Teniamo d’occhio Scarponi. E finiamola
con questa assurda nostalgia delle radioline...
E
questo Petacchi che cosa promette?
VERSO SANREMO / Ha perso le prime corse
per un malanno. Ma si è ripreso ed è convinto di potersi presentare
in una condizione esplosiva al grande appuntamento. «Non posso
farmi sfuggire due traguardi speciali di quest’anno. La
Classicissima e il mondiale a Copenaghen Scarponi mi aiuterà su
Cipressa e Poggio»
Scarponi:
un mistero. Io? Per Ale (e... per me)
VERSO SANREMO / Il potente corridore
marchigiano sarà la carta giusta sul Poggio per il velocista suo
capitano. Ma se Petacchi dovesse indugiare rivelandosi non in
giornata «allora proprio sul Poggio tenterei la botta.?Ma vedrete
che vincerà Petacchi con un volatone»
Preparatevi al colpo di Gilbert sul
Poggio
VERSO SANREMO / Anche il belga punta
sulla Classicissima con la certezza che per vincere si deve
andare via sul Poggio E Greipel gli coprirà le spalle in caso
di volata. Lo svela Roberto Damiani, direttore sportivo della Omega
Pharma
Ma state
attenti all’orco vichingo
VERSO SANREMO / Anche Hushovd pensa che
Gilbert farà una grande gara. Anzi, a suo avviso, la vincerà.
Eppure non si tira indietro e farà di tutto per agguantare con la
maglia iridata la Classicissima (nel 2005 e nel 2009 è arrivato
terzo). Ha iniziato all’Oman. La condizione sta
arrivando
C’è
anche chi ha perso tutto...
VERSO SANREMO / Si può buttare una
corsa di 296 chilometri per uno sbaglio? Altroché. La Sanremo,
lunghissima e senza grandi salite, concede una sola occasione. Chi
sbaglia non avrà più gambe e tempo per riparare. Tanti hanno pagato
caro l’errore di pochi minuti. Alcuni per questo non
l’hanno mai conquistata. Argentin nel 1992. Bartoli nel 1999
contro Pantani Poi Di Luca nel 2003. E’ un fatto di
esperienza. Anche Pozzato che una volta l’ha vinta, per altre
due se l’è vista scappare...
Che gusto
ascoltare il “vecchio” Cipollini
Non è facile catturarlo, ma quando ci
riesci e lo blocchi per un paio d’ore allora diventa un fiume
in piena di idee, giudizi, rivelazioni, ricordi tutti sostenuti da
una formidabile passione. Petacchi e la Sanremo, Bettini e la
nazionale, Nibali e il Giro. Contador e il suo caso, Oss e il
rock
Ecco altri quattro che vanno alla
grande
Il mese scorso Bicisport aveva
presentato quattro corridori meritevoli d’attenzione. Erano
Ulissi Malori, Gavazzi e Belletti. Ma la linea verde non si
ferma qui Tocca a Caruso, Masciarelli Modolo e Viviani.
E non è finita...
Cominciamo da Caruso (il giovane). Mica
male...
Un altro siciliano di spessore.
Naturalmente è amico di Nibali e vive a Mastromarco stesso paese
del vincitore della Vuelta. Si considera un corridore da gare a
tappe per il recupero e l’ottima vena in salita. Un ragazzo
estroso, determinato, molto attento alle valutazioni dettate dagli
strumenti che usa in allenamento. Intimidito da Basso
Masciarelli il “piccolino” di
Palmiro. Il talento c’è
Francesco Masciarelli è passato
all’Astana. Corre da poco, ma ha già mostrato numeri da
grande scalatore Dovrà aiutare Kreuziger, ma cercherà il suo
spazio. Sogna anche di debuttare al Tour. E’ sposato ed ha un
figlio «Soltanto la grande passione può far sopportare tutti questi
sacrifici...»
Pizzicare la Sanremo Modolo ci
pensa...
Lo abbiamo scoperto un anno fa alla
Classicissima. Un bel soggetto, di quelli che quando non vincono,
vanno su tutte le furie. Prova le volate dietro macchina poi esce
allo scoperto e si impegna in una furiosa rimonta. Un perfetto
rapporto con la bici grazie a Ernesto Colnago che gliene ha fatta
una su misura
E
adesso parliamo di Viviani il
“gioiello”
Ha vinto a Donoratico, ma era già sulla
bocca di tutti. Nel 2010 aveva alzato le braccia per tre volte, ma
la vittoria al Vandenbroucke in cima a un muro di pavé è quella che
preferisce. Ma non era un velocista? Viene dalla pista. E’ un
mago in bici. Punta alle Olimpiadi e ai mondiali su strada. E non
si accontenterà di fare volate...
Cassani,
e di loro che cosa ti pare?
Secondo giro di opinioni con il
romagnolo nei panni del professore. La vittoria di Viviani a
Donoratico è stata il modo migliore di iniziare. Il veronese, già
sul taccuino di Bettini, gli va a genio perché sbaglia raramente e
si è costruito in pista come Cavendish e gli australiani. Poi
Modolo, più di un velocista: «Ma speriamo che faccia la Tirreno per
preparare la Sanremo». Caruso? Uno che vince da sempre e non si
fermerà. E poi Masciarelli, che va forte, ma deve fare di
più...
Un
mostro di rigidità firmato “Re Leone”
Riflettori su... MCipollini RB1000
Corridori
o neofiti... C’è solo da scegliere
Visto da vicino. Merida
Il
“cavallo vincente” del Team Leopard
Visto da vicino. Trek
La grande
famiglia delle 11 velocità
Visto da vicino. Campagnolo
La scarpa
Zs11Rc diventa Super Light
Visto da vicino. Spiuk
Visto da
vicino. Moa Sport
Areazione “forzata” con il
Gillsystem
Ecco la
109, la sella ergonomica in fibra
Visto da vicino. BPeople
Svelata la nuova arma del
“guerriero”
Riflettori su... Prestigio Bartoli
Altair
Battaglin fiuta i quattro
predatori
Mentre il vicentino si prepara per
confermare il suo titolo, alle sue spalle tramano quattro
“cagnacci” molto forti. Sono alcuni dei primi della
classifica 2010. Locatelli, il secondo. Bongiorno, il terzo Aru, il
quinto. E Trentin, l’ottavo. Per tutti un inverno di grande
lavoro e propositi bellicosi. Ecco i loro progetti. Dove
attaccheranno. Che cosa hanno capito di Battaglin. E lui il
campione, che cosa dice? Ascolta, commenta e non
sorride...
Due mesi al Giro è l’Unità
d’Italia
Il percorso è durissimo e potrebbe
offrire pagine più intense di quelle che normalmente propone il
Tour. Il cartellone si sta componendo: c’è in arrivo una
nuova generazione che darà filo da torcere ai grandi favoriti. E le
trappole lungo la strada non mancano…
Tocca a
Nibali (oppure a chi?)
Nel Giro d’Italia che festeggia i
150 anni dell’Unita d’Italia il siciliano,
vincitore dell’ultima Vuelta, parte con i favori del
pronostico. I dubbi però sugli sfidanti sono tanti e solo dopo le
classiche il quadro degli avversari sarà più concreto. Due (e non
solo...) però hanno già annunciato che la corsa rosa è il primo
obiettivo della stagione: Kreuziger e Scarponi. Il ceco sarà il
capitano dell’Astana, il marchigiano è pronto a fare il
grande exploit
Brutta
notizia... Viene Contador
La federazione nazionale ha assolto lo
spagnolo. Ma la sua lunga e delicata odissea non è ancora finita.
Uci e Wada sono alla finestra. Intanto però il campione può correre
e Zomegnan, direttore della corsa rosa ha dichiarato che se la
squadra lo dovesse iscrivere sarà certamente al via del Giro
d’Italia. Lui ha già detto che vuole tornare per vincere e ha
messo un’ipoteca sicuramente pesante sulla gara
E dalla
Spagna un certo Anton
C’è un altro spagnolo che al Giro
minaccia di togliere il sonno a Nibali. Viene in Italia per saldare
il conto aperto della Vuelta Era leader e in salita non aveva
rivali. Poi è caduto. Si è rotto un gomito e ha lasciato la corsa
in mano al siciliano. Corre da quando era un bambino. Lo chiamano
Fuji, ma è cresciuto col mito di Pantani: in casa ne conserva il
poster. Per anni è rimasto nell’ombra di Sanchez. Ricorda
bene il Colle delle Finestre. E promette scatti da far venire il
mal di testa...
Davide
Appollonio
In confidenza. Data di nascita: 2
giugno 1989. Luogo: Isernia. Peso: 67 chili. Altezza: 1,70.
Professionista dal 2010. Vittorie: 1. Squadra: Sky Procycling
Boardman
addio, ecco Bobridge
Internazionale. AUSTRALIA. Frantumato
il record mondiale dell’inseguimento
Hermans,
un altro belga che fa paura
Internazionale. BELGIO. Dopo un inverno
di sacrifici, ecco una delle punte “nascoste” di
Bruyneel
Wiggins
di nuovo in pista
Internazionale. GRAN BRETAGNA. Il
capitano di Sky in rotta verso Londra
Phinney
già sogna la Roubaix
Internazionale. USA. Debutto ritardato,
la solita grinta
Alfredo, la fiaba compie 90 anni
Buon compleanno, Alfredo
Il
cenone, gli abbracci e la marea di telegrammi
Buon compleanno, Alfredo. A Palazzo
Vecchio gli incontri istituzionali, poi una girandola di feste con
autorità civili e sportive. Su tutto la numerosa presenza degli
appassionati che hanno celebrato il grande tecnico
Il
vangelo di Tchmil: «Più bastone che carota»
Il capo della Katusha senza peli sulla
lingua. «Il ciclismo è sacrificio. Chi corre pensando solo ad
apparire è un immaturo. Arrivare alle Classiche e non correrle
perchè stai male? A me in 15 anni di carriera non è mai successo...
Il buonismo del Tour? Ridicolo. Parsani? Bravo. Makarov? Un super
presidente!»
E Paolini
con Pippo per domare la Sanremo
Ecco come è nata l’alleanza tra
l’ex compagno di Bettini e il capitano della Katusha. «Tutto
è iniziato in Australia poco prima del mondiale. Poi ho parlato con
Masciarelli e mi sono liberato Con Pippo ci siamo allenati
insieme tutti i giorni (sia su strada che su pista) e ora sono
pronto a farlo vincere...
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