LE LIEURE DE L'AUBEPIN Henry (Nantes 1831-Roma1914)
TORINO Caffè sul Giardino Pubblico (1861- ). via della Rocca 6-8 (1870-1875). via Andrea Doria(1876-1878).
ROMA piazza di Spagna 23-25, palazzo Mignanelli (1871-1887). via del Mortaro 19 (1888-1908).
Il fotografo francese Henri Le Lieure arrivò a Torino nel 1856ca. (Falzone del Barbarò 1979) divenendo ben presto il fotografo preferito dell'aristocrazia piemontese e della corte sabauda, Nel 1860 ottenne l'uso del Caffè del Giardino pubblico, costruito da Barnaba Panizza nel 1845, che ristutturò in modo sontuoso, facendolo affrescare dal pittore Morgari, e trasformandolo nel primo studio cittadino. Una parte del tetto venne sostituita con vetrate atte ad illuminare in modo idoneo la galleria di posa. La ristrutturazione impressionò i torinesi e gli stranieri di passaggio, tanto che Le Lieure utilizzò il disegno della palazzina come parte integrante del marchio dello studio. La notizia dell'inaugurazione, riportata dalla Gazzetta del Popolo del 31 dicembre 1861, la segnala come Stabilimento della Fotografia Parigina: "Al Padiglione del Giardino pubblico vecchio, e proprio nel locale del Caffè d'estate del sig. Vassallo, fu aperto il giorno 25 e rivestito adatto per la Fotografia Parigina. Si fanno qualunque ritratti ed a prezzi diversi. Medaglioni, carte di visita, gruppi di famiglia, riproduzioni ecc. tanto in nero, all'olio ed all'acquarello. Specialità per ragazzi. Il salone, lo spogliatoio ed il laboratorio non è mancante di calorifero. Le gallerie dei ritratti sono libere a chiunque le voglia visitare". Fin dall'inizio dell'attività il fotografo organizza il suo archivio in modo che la clientela possa chiederne copie dietro la semplice indicazione del cognome e del nome. Nel 1861 Le Lieure è attivo sul mercato con le fotominiature, allora molto in voga in Francia, fra le quali ricordiamo quella 443 dei membri del primo parlamento italiano e quella della famiglia reale. Nel 1868 la mole del lavoro gli farà associare, alla direzione dello studio, il fotografo Vanetti. Dopo la sua partenza da Torino lo studio sarà diretto da Alessandro Pasta (1874-1878 ca.), che a sua volta si metterà in proprio dal 1878. Al 1870 appartiene la serie dei ritratti "colorati" eseguiti per il ballo in costume dei duchi d'Aosta. E' uno dei primi fotografi ad introdurre in Italia la tecnica della "fotogliptia", con questa tecnica realizzerà diverse riproduzioni che gli varranno il diploma di primo grado all'Esposizione Torinese del 1872. Autore di un album di venti immagini, accompagnato da commenti storici, realizzato nel 1868: Turin ancien et moderne. Trasferitosi a Roma nel 1871, terrà aperto lo studio torinese fino al 1878 allorchè cederà archivio e suppellettili a Scanagatti. A Roma acquisterà, mostrando notevole preveggenza, l'archivio di Henry Zinsler e si affermerà anche fra l'aristocrazia romana come ritrattista. Nel 1881 riceve una medaglia di bronzo all'Esposizione di Milano per una serie di ritratti in costume e per la composizione di gruppi eseguiti alla gelatina bromuro d'argento. Nel 1908 lascia la professione cedendo a Bettini lo stabilimento e l'archivio. Nel 1896, per primo in Italia, dette luogo alle proiezioni del Cinema Lumière in un locale adiacente al proprio studio. Muore a Roma il 19 dicembre 1914.
Bibliografia: ; Esposizione Milano 1881 (a), p. 165; Esposizione Milano 1881 (b), p. 162-166; Becchetti 1978, p. 104; Michele Falzone del Barbar•, Le Lieure Henri in Fotografia Italiana 1979, p. 160; Cultura figuativa 1980, pp. 924-926, 934, 941; Cassio 1980, pp. 246-254; Becchetti 1983, p. 316; Grillone 1993, p. 16.( vedere arrticolo di Becchetti in “Fotologia” a. 4°, dic. 85, n. 14